Come Utilizzare le Piattaforme di E-commerce Internazionali per Espandere il Business

Quando abbiamo deciso di espandere il nostro business oltre i confini italiani, ci siamo chiesti: da dove cominciamo?
La risposta più accessibile e scalabile è arrivata dai marketplace internazionali, vere e proprie vetrine globali dove milioni di clienti cercano (e acquistano) ogni giorno.
Oggi siamo presenti su più piattaforme, ognuna con il suo pubblico, le sue regole e i suoi vantaggi. E in questo articolo vogliamo raccontarvi come ci siamo mossi e cosa abbiamo imparato.

1. Perché iniziare dai marketplace internazionali
Aprire un proprio e-commerce in un Paese estero è importante, ma può richiedere tempo, risorse e competenze localizzate.
I marketplace — come Amazon, Etsy, Zalando, eBay, Alibaba — ci hanno permesso di:
-Testare nuovi mercati a basso costo
-Raggiungere clienti già pronti all’acquisto
-Affidare logistica e pagamenti a partner affidabili
-Ottenere feedback rapidi sui prodotti

2. La scelta della piattaforma: non sono tutte uguali
Ogni marketplace ha un target diverso. Noi abbiamo fatto così:
-Amazon: per prodotti con ampio appeal, logistica efficiente e recensioni strategiche
-Etsy: per articoli artigianali o personalizzati, perfetti per la nostra linea creativa
-Zalando Partner Program: per la moda, con attenzione al brand e alla sostenibilità
-eBay: per prodotti tecnici o second-hand
-Alibaba/Aliexpress: per il B2B o per testare mercati asiatici
Abbiamo scelto una piattaforma per ogni linea di prodotto, analizzando commissioni, requisiti e visibilità.

3. Localizzazione: più importante di quanto pensavamo
Caricare un prodotto non basta. Abbiamo imparato che localizzare titoli, descrizioni, keyword e immagini è essenziale per essere trovati e convertire.
Per questo ci affidiamo a traduttori madrelingua e tool SEO locali per ogni Paese target.

4. Logistica: FBA, dropshipping o magazzino proprio?
Uno dei punti critici è stato decidere come spedire. Ecco le nostre soluzioni:
-Amazon FBA per semplicità e velocità in Europa
-Gestione autonoma per Etsy (ci ha permesso più flessibilità)
-Partner logistici locali per mercati con dogane complesse (UK e Svizzera)
L’obiettivo è sempre garantire tempi certi e costi chiari al cliente finale.

5. Analisi dei dati: l’arma per crescere
Le piattaforme offrono cruscotti con dati preziosi su traffico, conversioni, carrelli abbandonati e recensioni.
Abbiamo imparato a leggere questi numeri e a usarli per:
-Ottimizzare i prezzi
-Rivedere i titoli dei prodotti
-Migliorare l’assistenza clienti
-Pianificare lanci in altri mercati

Il nostro consiglio
Non avere paura di iniziare. Anche una PMI può affacciarsi sui marketplace globali con piccoli passi.
Studia la piattaforma giusta, localizza i tuoi contenuti, scegli bene la logistica e analizza i dati. La crescita arriverà, sostenibile e misurabile.

#EcommerceInternazionale #MarketplaceGlobali #Amazon #Etsy #ExportDigitale #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #PMI #VendereAllEstero #MadeInItaly #CommercioDigitale
Come Utilizzare le Piattaforme di E-commerce Internazionali per Espandere il Business Quando abbiamo deciso di espandere il nostro business oltre i confini italiani, ci siamo chiesti: da dove cominciamo? La risposta più accessibile e scalabile è arrivata dai marketplace internazionali, vere e proprie vetrine globali dove milioni di clienti cercano (e acquistano) ogni giorno. Oggi siamo presenti su più piattaforme, ognuna con il suo pubblico, le sue regole e i suoi vantaggi. E in questo articolo vogliamo raccontarvi come ci siamo mossi e cosa abbiamo imparato. 1. Perché iniziare dai marketplace internazionali Aprire un proprio e-commerce in un Paese estero è importante, ma può richiedere tempo, risorse e competenze localizzate. I marketplace — come Amazon, Etsy, Zalando, eBay, Alibaba — ci hanno permesso di: -Testare nuovi mercati a basso costo -Raggiungere clienti già pronti all’acquisto -Affidare logistica e pagamenti a partner affidabili -Ottenere feedback rapidi sui prodotti 2. La scelta della piattaforma: non sono tutte uguali Ogni marketplace ha un target diverso. Noi abbiamo fatto così: -Amazon: per prodotti con ampio appeal, logistica efficiente e recensioni strategiche -Etsy: per articoli artigianali o personalizzati, perfetti per la nostra linea creativa -Zalando Partner Program: per la moda, con attenzione al brand e alla sostenibilità -eBay: per prodotti tecnici o second-hand -Alibaba/Aliexpress: per il B2B o per testare mercati asiatici Abbiamo scelto una piattaforma per ogni linea di prodotto, analizzando commissioni, requisiti e visibilità. 3. Localizzazione: più importante di quanto pensavamo Caricare un prodotto non basta. Abbiamo imparato che localizzare titoli, descrizioni, keyword e immagini è essenziale per essere trovati e convertire. Per questo ci affidiamo a traduttori madrelingua e tool SEO locali per ogni Paese target. 4. Logistica: FBA, dropshipping o magazzino proprio? Uno dei punti critici è stato decidere come spedire. Ecco le nostre soluzioni: -Amazon FBA per semplicità e velocità in Europa -Gestione autonoma per Etsy (ci ha permesso più flessibilità) -Partner logistici locali per mercati con dogane complesse (UK e Svizzera) L’obiettivo è sempre garantire tempi certi e costi chiari al cliente finale. 5. Analisi dei dati: l’arma per crescere Le piattaforme offrono cruscotti con dati preziosi su traffico, conversioni, carrelli abbandonati e recensioni. Abbiamo imparato a leggere questi numeri e a usarli per: -Ottimizzare i prezzi -Rivedere i titoli dei prodotti -Migliorare l’assistenza clienti -Pianificare lanci in altri mercati Il nostro consiglio Non avere paura di iniziare. Anche una PMI può affacciarsi sui marketplace globali con piccoli passi. Studia la piattaforma giusta, localizza i tuoi contenuti, scegli bene la logistica e analizza i dati. La crescita arriverà, sostenibile e misurabile. #EcommerceInternazionale #MarketplaceGlobali #Amazon #Etsy #ExportDigitale #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #PMI #VendereAllEstero #MadeInItaly #CommercioDigitale
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