Come Presentare un Business Plan per Ottenere Fondi all’Estero

Quando abbiamo iniziato a cercare fondi per finanziare la nostra espansione internazionale, ci siamo resi conto che un business plan ben fatto può aprire (o chiudere) molte porte.
Nel mercato globale, gli investitori e gli enti di finanziamento vogliono certezze, visione strategica e numeri solidi.
In questo articolo condividiamo gli elementi chiave che abbiamo incluso nel nostro business plan e i consigli che ci hanno permesso di ottenere fiducia (e fondi) da partner esteri.

1. Adattare il piano al contesto internazionale
Il primo errore che abbiamo evitato è stato usare lo stesso business plan pensato per il mercato italiano.
Per attrarre fondi all’estero, abbiamo riscritto il piano tenendo conto del contesto locale: normativa, abitudini di consumo, concorrenza e potenzialità di crescita in quello specifico Paese.

2. Definire chiaramente obiettivi e strategia di espansione
Un buon business plan deve spiegare perché e come vogliamo entrare in un nuovo mercato:
-Quali bisogni andremo a soddisfare
-Quale sarà il nostro vantaggio competitivo
-Come intendiamo differenziarci dai player locali
Abbiamo strutturato una roadmap a 12-24 mesi, con tappe misurabili.

3. Analisi di mercato approfondita
Per convincere chi legge, abbiamo incluso dati aggiornati, trend di settore e analisi SWOT riferiti al Paese target.
Dimostrare di conoscere il mercato è fondamentale per guadagnarsi credibilità.

4. Team e competenze
Un investitore vuole sapere chi c’è dietro il progetto.
Abbiamo dedicato una sezione al nostro team, mettendo in evidenza le esperienze internazionali, le competenze linguistiche e la capacità di adattarsi a contesti multiculturali.

5. Piano economico-finanziario dettagliato
Questa è la parte più delicata: deve essere realistica, ma anche ambiziosa.
Abbiamo presentato:
-Budget di investimento iniziale
-Proiezioni di fatturato e margini
-Punto di pareggio previsto
-Fonti di finanziamento (incluse quelle richieste)
-Ritorno atteso per gli investitori
Abbiamo fatto validare il piano da un consulente per garantirne coerenza e solidità.

6. Executive summary convincente
Anche se va scritto per ultimo, l’executive summary è la prima cosa che viene letta.
Abbiamo curato ogni parola, per trasmettere in poche righe il valore del nostro progetto e perché merita fiducia.

Il nostro consiglio
Se stai cercando fondi all’estero, non improvvisare il business plan.
È lo strumento con cui racconti chi sei, dove vuoi andare e perché qualcuno dovrebbe scommettere su di te.
Prenditi il tempo per farlo bene, oppure fatti affiancare da esperti: ne vale la pena.

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Come Presentare un Business Plan per Ottenere Fondi all’Estero Quando abbiamo iniziato a cercare fondi per finanziare la nostra espansione internazionale, ci siamo resi conto che un business plan ben fatto può aprire (o chiudere) molte porte. Nel mercato globale, gli investitori e gli enti di finanziamento vogliono certezze, visione strategica e numeri solidi. In questo articolo condividiamo gli elementi chiave che abbiamo incluso nel nostro business plan e i consigli che ci hanno permesso di ottenere fiducia (e fondi) da partner esteri. 1. Adattare il piano al contesto internazionale Il primo errore che abbiamo evitato è stato usare lo stesso business plan pensato per il mercato italiano. Per attrarre fondi all’estero, abbiamo riscritto il piano tenendo conto del contesto locale: normativa, abitudini di consumo, concorrenza e potenzialità di crescita in quello specifico Paese. 2. Definire chiaramente obiettivi e strategia di espansione Un buon business plan deve spiegare perché e come vogliamo entrare in un nuovo mercato: -Quali bisogni andremo a soddisfare -Quale sarà il nostro vantaggio competitivo -Come intendiamo differenziarci dai player locali Abbiamo strutturato una roadmap a 12-24 mesi, con tappe misurabili. 3. Analisi di mercato approfondita Per convincere chi legge, abbiamo incluso dati aggiornati, trend di settore e analisi SWOT riferiti al Paese target. Dimostrare di conoscere il mercato è fondamentale per guadagnarsi credibilità. 4. Team e competenze Un investitore vuole sapere chi c’è dietro il progetto. Abbiamo dedicato una sezione al nostro team, mettendo in evidenza le esperienze internazionali, le competenze linguistiche e la capacità di adattarsi a contesti multiculturali. 5. Piano economico-finanziario dettagliato Questa è la parte più delicata: deve essere realistica, ma anche ambiziosa. Abbiamo presentato: -Budget di investimento iniziale -Proiezioni di fatturato e margini -Punto di pareggio previsto -Fonti di finanziamento (incluse quelle richieste) -Ritorno atteso per gli investitori Abbiamo fatto validare il piano da un consulente per garantirne coerenza e solidità. 6. Executive summary convincente Anche se va scritto per ultimo, l’executive summary è la prima cosa che viene letta. Abbiamo curato ogni parola, per trasmettere in poche righe il valore del nostro progetto e perché merita fiducia. Il nostro consiglio Se stai cercando fondi all’estero, non improvvisare il business plan. È lo strumento con cui racconti chi sei, dove vuoi andare e perché qualcuno dovrebbe scommettere su di te. Prenditi il tempo per farlo bene, oppure fatti affiancare da esperti: ne vale la pena. #BusinessPlan #Internazionalizzazione #FinanziamentiInternazionali #ImpresaBiz #PMI #Export #StartupInternazionale #FondiEsteri #EspansioneGlobale #MadeInItaly
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